Dieta ed ovaio policistico

Dieta ed ovaio policistico (PCOS) : quali legami?

La policistosi ovarica (o PCOS) è una condizione clinica molto frequente, si manifesta nelle donne giovani, di solito la diagnosi è precoce, in età adolescenziale, ma questa può anche avvenire intorno ai 30-35 anni, in seguito ad indagini per una gravidanza che non arriva.

Gli effetti di questa evidenza sono: alterazione del ciclo mestruale, amenorrea che può associarsi ad infertilità, ipersecrezione di ormoni androgeni che può causare aumento peluria, acne, riscontro ecografico di ovaie ingrandite, obesità e/o insulino resistenza (anche se una buona percentuale di donne è normopeso).

Le cause sarebbero da attribuire secondo alcuni, ad un’alterazione della produzione dell’ormone Follicolo Stimolante (FSH) e quello Luteinizzante (LH), ma è stato dimostrato che le complicanze a lungo termine della PCOS, vanno ben oltre il solo apparato genitale, infatti  esiste una stretta correlazione tra alti livelli di insulina nel sangue (iperinsulinemia) e una ridotta risposta dei tessuti all’insulina (insulino-resistenza). Questo potrebbe alterare il funzionamento ovarico, quindi alterare la normale funzione ormonale, determinare l’insorgenza del sovrappeso e sviluppare alterazione metaboliche quali  diabete mellito tipo 2, dislipidemia, problemi cardiovascolari e neoplastico (carcinoma dell’endometrio).

La diagnosi e terapia eventuale con pillola o altri farmaci, spetta al medico specialista, mentre dal punto di vista nutrizionale diventa fondamentale impostare una dieta a indice glicemico controllato.

L’indice glicemico indica la velocità con la quale la glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue) si innalza a seguito dell’assunzione di un alimento.muesli

Fondamentale quindi, impostare una dieta mirata e con gli alimenti giusti; sicuramente saranno vietati zuccheri semplici, farina bianca, latticini, ad eccezione dello yogurt che ogni tanto consiglio, i grassi saturi. Alcuni studi dimostrano l’efficacia di impostare un piano alimentare frazionato in più pasti, tale da dare una ritmicità ormonale migliore. La colazione deve essere abbondante soprattutto in proteine, perché è stato dimostrato che esse, migliorano la sintomatologia, quindi alle mie pazienti, consiglio di iniziare la giornata con varie alternative a tavola,  ad esempio pane integrale con prosciutto di tacchino, frutta secca, cereali integrali abbinati ad una porzione di frutta e/o verdura, pranzo e cena devono essere equilibrati in termini nutrizionali, accompagnati da un’abbondante porzione di verdura, spuntini intermedi equilibrati, ma leggeri. Inoltre, la differenza sull’impatto ormonale lo fanno gli abbinamenti dei vari cibi, quindi ricette, metodi di cottura, condimenti non eccessivi, bere molto quindi idratarsi bene e fare sport , al fine di ridurre peso corporeo e migliorare risposta glicemica.

Per un piano mirato per PCOS con la dott.ssa, prenota la tua consulenza chiamando  cell 349.2872965

 

 

Lascia un commento