Ecosistema intestinale e batteri probiotici

Nell’intestino dell’uomo coabitano circa un chilo di batteri la cui funzione è indispensabile per la salute; è quella che è definita come flora batterica o più recentemente chiamata microbiota.

E’ concentrata soprattutto nell’ultima parte dell’intestino ed è composta da batteri buoni (eubiotici) e di batteri non buoni (patogeni).

La flora batterica si mantiene sana quando i batteri sani sono superiori a quelli cattivi.

Tra le due frazioni si sviluppa una vera e propria guerra di colonizzazione e di sopravvivenza: se prevale quella eubiotica, l’organismo ne beneficia e s’instaura un equilibrio che determina salute e benessere.

In particolare i batteri eubiotici si riproducono sfruttando quanto arriva nell’intestino e quindi sottraggono l’alimento ai germi patogeni che non si possono replicare in massa.

I batteri eubiotici in teoria mangiano di tutto, ma normalmente il nutrimento ideale sono i carboidrati. Purtroppo però, glucosio, fruttosio, galattosio sono assimilati dal corpo prima di raggiungere l’ultima parte di intestino dove risiede appunto la flora batterica eubiotica.

Ecco perché per nutrirsi a questi batteri non resta altro che fermentare le fibre alimentari (pectina, inulina…) per produrre zuccheri.

Quando vincono i “cattivi” come accade dopo una prolungata terapia con antibiotici o per l’introduzione di cibo contaminato o per stress possono comparire i disturbi quali: mal di pancia, gonfiori, diarrea…

Anche l’introduzione di cibi (ad es.legumi) contenenti zuccheri difficilmente digeribili per alcune persone è causa di meteorismo : arrivano al colon e rappresentano il nutrimento ideale per i batteri che producono gas.

Con la sola alimentazione è difficile favorire la rapida crescita e sviluppo di una buona flora batterica protettiva. E’ quindi consigliabile l’assunzione di simbiotici (fermenti lattici probiotici associati a sostanze prebiotiche), vitamine ed oligoelementi.

Nel 1989 Fuller ha così definito il termine “probiotico”: un integratore alimentare a base di microrganismi vivi e vitali che produce effetti favorevoli sull’organismo animale, migliorandone l’equilibrrio microbiotico intestinale.

Tuttavia alcuni ricercatori cominciarono a parlare di probiotici già negli anni ’60 contrapponendo il termine probiotico al concetto di antibiotico. In pratica, se l’antibiotico cura l’infezione uccidendo i batteri, il probiotico previene il problema, arricchendo la microflora intestinale con batteri positivi cioè a favore della salute.

Successivamente altri ricercatori suggeriscono altri concetti, come Metchnikoff che per primo nel 1903 propone il consumo di batteri lattici per ridurre i problemi intestinali e per migliorare l’igiene digestiva, al fine di aumentare la speranza di vita.

Come già accennato sopra, la flora batterica intestinale è un complesso ecosistema nel quale molte specie batteriche vivono in una relazione simbiotica ed il mantenimento dell’equilibrio intestinale è fondamentale per mantenere l’organismo giovane e sano.

Per un’efficace igiene intestinale è necessario quindi, curare attentamente l’alimentazione e può essere auspicabile consumare alimenti definiti probiotici (come ad esempio lo yogurt), contenenti microrganismi buoni in condizioni di perfetta vitalità ed in grado di integrarsi con la flora autoctona dell’organismo apportando benefici positivi.

Tuttavia, in condizioni di disordine intestinale è necessario seguire una terapia più energetica che vi sarà opportunamente consigliata.

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